Baristi, ristoratori, pizzaioli e osti: la crisi dei consumi alimentari non risparmia neppure il mondo dei pasti fuori casa. Così fioccano le iniziative speciali per arginare il carovita e far tornare le famiglie nei locali pubblici.
A Ravenna, grazie a un accordo tra il Comune e le associazioni dei commercianti, fino a fine mese le pizzerie applicano uno sconto che va dal 10% al 20% su pizza e bibita. Per una margherita e una bevanda piccola si spendono da 6,4 a 6,9 euro, ma solo nei giorni della settimana decisi dall'esercente.
A Genova, il mercoledì, il Planet Food & Music Bar propone «Happy Pizza 2x1»: per una sera il prezzo di tutte le 60 pizze e focacce si dimezza. Fatti i conti, significa che una famiglia di quattro persone se la cava con meno di 25 euro, bevande comprese. Grande successo anche per la formula pasta e pizza a volontà, a prezzo fisso: il cliente paga 10 euro e può mangiare senza limiti.
Sempre in tema di pizze Rossopomodoro applica uno sconto del 3% ai titolari della fidelity card, gratuita, che si può richiedere sul sito www.rossopomodoro.it e che vale in tutti gli oltre 30 ristoranti italiani della catena.
A Torino invece sono oltre 80 i ristoranti e le pizzerie che aderiscono al progetto Menu d'Argento e che offrono menu a prezzo fisso alle persone con più di sessant'anni. Tre le formule: da 10, 15 o 26 euro che possono essere estese anche ad altri due commensali, indipendentemente dalla loro età.
Quanto ai bar, oltre alla crescente diffusione degli abbonamenti per espressi e cappuccini (che permettono di risparmiare tra il 10 e il 20%), cominciano a vedersi anche iniziative che applicano la logica del last minute. Ad esempio, il Caffè Lorenz di Ascoli Piceno, dopo le 18, riduce del 30% il prezzo della pasticceria fresca di giornata. Inoltre, per tutto il giorno, propone la colazione a prezzo fisso: 1 euro per caffè e cornetto, 1,20 per cappuccino e croissant. Risultato: vendite quadruplicate e nuovi clienti fidelizzati. (M.S.)
